Il ruolo dei modelli economici nelle proiezioni climatiche
Il futuro del clima dipende in primo luogo dalla velocità con cui saranno r…
Il futuro del clima dipende in primo luogo dalla velocità con cui saranno r…
La manovra tariffaria di Donald Trump ha scatenato il panico nei mercati di…
Dopo il rimbalzo post-COVID, da vari mesi l’industria italiana è tornata ad arrancare, con il caso emblematico dell’automotive, questo venerdì 18 ottobre in sciopero. Nel frattempo, a fronte di salari stagnanti rispetto ai profitti e all’inflazione, aumentano le rivendicazioni dei lavoratori. Nell’articolo forniamo alcuni elementi per capire la crisi industriale in Italia e criticare gli argomenti dei padroni - ma anche di certi dirigenti sindacali - per tenere bassi i salari e non lottare.
Martedì scorso Mario Draghi ha presentato un rapporto sulla competitività dell'Unione Europea. Una proposta di rilancio basata sulla richiesta di investimenti colossali, sul rafforzamento della ricerca scientifica e della produttività del lavoro e su un piano di riarmo militare basato sul debito.
La mobilitazione dei manutentori, e quella dei macchinisti e capitreno, a c…
Il testo che segue è un contributo dell'autore alle discussioni della seconda sessione della XII conferenza della Frazione Trotskista (FT), tenutasi nel mese di marzo. La FT anima la rete internazionale di giornali militanti online La Izquierda Diario, di cui fa parte la Voce delle Lotte, associati a riviste periodiche di approfondimento, tra cui Egemonia.
In questo spazio di analisi, ripercorriamo le tappe attraverso cui l’econom…
Pubblichiamo in anteprima online l’editoriale di Egemonia #6, che sarà disponibile online la prossima domenica e in versione cartacea nel mese di novembre. Lo scorso 22 ottobre si è compiuto il primo anno della XIX legislatura e del governo Meloni.
DIscutiamo con gli autori del recente "Capitalism in the 21st Century: Through the Prism of Value", Guglielmo Carchedi e Michael Roberts, i temi principali del libro: in che modo è ancora attuale l'analisi del capitalismo di Karl Marx?
Continua la mobilitazione cominciata il 21 settembre, dopo l’annuncio della…
L'immagine dell'Italia inerme di fronte alle potenze straniere che imperversano in Africa è falsa: l'imperialismo italiano ha un forte ruolo in questa regione.
La Frazione Internazionalista Rivoluzionaria ha tenuto la sua seconda Confe…
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è stato il primo leader europeo a visitare Pechino dall'inizio della pandemia Covid-19. È stato anche il primo leader occidentale a incontrare Xi Jinping dopo la sua conferma per un terzo mandato. Il suo viaggio ha suscitato forti critiche in patria e all'estero, anche negli Stati Uniti.
Le politiche antipopolari ‘bipartisan’, il rilancio del militarismo e il carovita hanno fomentato un’ondata di lotta di classe nel cuore dell’Europa imperialista, che tarda ad arrivare in Italia nonostante l’ascesa al governo di una destra chiaramente schierata contro i movimenti sociali e la classe operaia. In questo quarto numero di Egemonia ragioniamo su diverse questioni strategiche collegate alla questione della convergenza e dell’unità di lotte e movimenti in un tempo, il nostro, dove sta tornando di stretta attualità la definizione di epoca di crisi, guerre e rivoluzioni: come passare dal movimento, dalla rivolta alla rivoluzione sociale per cambiare la società da cima a fondo?
Questo 25 settembre si terranno le elezioni legislative anticipate a seguito della crisi e caduta del governo Draghi: un contesto sociale che renderà difficile a chiunque mantenere la pace sociale. Un ritorno parziale al vecchio schema centrodestra-centrosinistra, segnato dall’ascesa del partito di Giorgia Meloni. Il cantiere di un “centro” liberale rabbiosamente anti-operaio. Il parziale recupero del M5S come populismo “progressista”. L’ennesima occasione persa per presentare una sinistra chiaramente anticapitalista e dalla parte della classe lavoratrice. Di fronte a questo scenario, come FIR chiamiamo al voto nullo o all’astensione.
La società statale russa Gazprom ha dichiarato che il guasto che ufficialmente ha portato alla chiusura dei rubinetti è dovuto a una turbina e che la sospensione del servizio sarà "a tempo indeterminato".
Nel dibattito pubblico e specialmente tra chi si oppone alla guerra l’idea dominante è che i paesi europei e l’UE siano coinvolti nel conflitto loro malgrado. Lo scontro sarebbe essenzialmente tra Russia e Stati Uniti, mentre Berlino, Parigi, Roma ecc. avrebbero tutto l’interesse a trovare un rapido accordo con Mosca a causa dell’interdipendenza energetica con quest’ultima e il rischio di una conflagrazione nucleare a poche centinaia di chilometri. In questo articolo cercheremo di mostrare come il conflitto per l’influenza regionale, e in particolare sull’Ucraina, tra i paesi europei e la Russia sia un aspetto imprescindibile per comprendere gli sviluppi in corso, mentre le frazioni dominanti del capitale UE hanno tutto l’interesse a favorire un escalation per giustificare e proseguire i loro piani di centralizzazione imperialista su scala continentale, in relativa autonomia dagli USA. Tenere in considerazione questo aspetto è importante per evitare che il movimento contro la guerra finisca per legittimare in maniera più o meno diretta un processo del genere, oltre che per prendere una posizione di classe relativa al sostegno militare occidentale a Kiev.
Non tutte le attività che occupano i salariati hanno lo stesso peso dentro …
Le sanzioni dell'Occidente e altre misure punitive contro la Russia stanno creando una nuova cortina di ferro con profonde conseguenze. Il riarmo tedesco, l'isolamento della Russia, il duello USA-Cina in un contesto di crisi economica e di lotta di classe esacerbata: una svolta geopolitica globale da decifrare.
Nel silenzio dei media nazionali, un corteo di circa 30.000 persone ha conq…
La risposta delle potenze occidentali all’invasione russa dell’Ucraina non è solo militare, ma anche economico-finanziaria: le sanzioni previste e la rottura improvvisa di vari legami economici minacciano seriamente le condizioni di vita della popolazione russa.
I cambiamenti del tessuto produttivo e della sua geografia interrogano l’azione degli anticapitalisti, chiamati a “decolonizzare” la propria azione militante oltre le aree urbane delle principali città.
A partire dallo sviluppo tecnologico nell'apparato industriale, si è sviluppata una discussione sulla produzione di valore e sugli "algoritmi sociali". Il mondo sta andando verso un ruolo economico fondamentale dei consumatori?
Le prime settimane del 2022 sono state segnate dallo scoppio della rivolta …